Regionali 2024. È matematica, non politica: se vuoi fare danno alla destra, serve che Emilia Romagna per la Pace l'Ambiente e il Lavoro superi il quorum

Fuori tempo massimo per il silenzio elettorale (machissenefrega: mica sono un giornalista, né un politico e questo è un media che legge solo chi se lo va a cercare) vi faccio un’ultima considerazione prima del voto di domani, per indecisi e malpancisti di centrosinistra, che ancora non hanno deciso se andare a votare o voteranno liste di centrosinistra turandosi il naso.

Del fatto che a questo giro la composizione del consiglio regionale sarà molto più rilevante che non la gara fa presidenti ne ho già scritto altrove.

Ora resta da spiegare perché, per tutti quelli che da decenni fanno la morale “dell’unità a sinistra” contro la destra, convenga, secondo la loro logica, che Emilia Romagna Per la Pace, l’Ambiente e il Lavoro (per gli amici ERPAL, poi magari ad elezioni finite sarà il caso di spiegare ai tre proponenti qualcosa circa la scelta dei nomi e simboli) superi lo sbarramento elettorale (ingiusto e antidemocratico).

A meno di non credere che il centrosinistra faccia il 70% dei voti, è evidente che in Emilia Romagna, essendoci quell’altra stortura della rappresentanza che è il premio maggioritario, PD e soci faranno il massimo che potranno fare, qualunque sia la percentuale finale raccolta dalle varie liste di partito.
In altre parole: dei 50 consiglieri dell’assemblea, 40 si eleggono con sistema proporzionale, 2 sono i candidati Presidente che passano (gli altri ciccia anche che facessero il 10%), 9 sono il “premio” di maggioranza per la coalizione vincente ai quali sono garantiti comunque come minimo 27 seggi.

Questo vuol dire che a seconda del risultato, la coalizione che vince si porta a casa oltre alla quota proporzionale su 40 seggi, anche dai 4 ai 9 seggi del maggioritario.
Quello che resta se lo spartiscono le opposizioni.

Questo vuol dire che se la lista di “sinistra di opposizione” (ERPAL) passa lo sbarramento del 3%, i seggi che guadagnerà saranno tolti, nella quota proporzionale, alle liste di destra.

Quindi, volete far danno alla destra? Garantite  a Emilia Romagna per la Pace, l’Ambiente e il Lavoro di passare il quorum.

Il vostro conformismo o il richiamo della foresta vi impedisce di abbandonare la coalizione di centrosinistra più cementificatoria e privatizzante degli ultimi trent’anni? Ricordate che di voti ne avete due e possono essere disgiunti: uno per il presidente e uno per la lista.

Usateli tutti e due facendo in modo che il danno sia massimo per questa destra becera (con cui ogni tanto il centrosinistra fa governi di cui poi si scorda ma vabbè, nessuno è perfetto vero?) consentendo a Emilia Romagna Per la Pace, l’Ambiente e il Lavoro (lo ammetto, lo scrivo usando il copia e incolla perchè è veramente un nome noiosamente lungo) di superare l'antidemocratico sbarramento (voluto dal centrosinistra nella legge elettorale regionale).

Sono trent’anni che “prefiche e prefichi” di centrosinistra mi fanno prediche e lanciano strali sull’unità a sinistra contro l’immonda destra italica.

Ecco, se volete, l’unità la potete praticare con il voto, a questo giro, dividendo i due che avete a disposizione fra Presidente (De Pascale, se proprio non ne potete fare a meno)  e lista Emilia Romagna Per la Pace, l’Ambiente e il Lavoro (se votate in provincia si Modena, nell’immagine trovate pure un suggerimento per le preferenze).
Poi fate voi.

Commenti

Posta un commento

I commenti a mio insindacabile giudizio ritenuti offensivi o clamorosamente off topic, specie se anonimi, saranno rimossi . Fa te...